Dall’amore di Giovanna Giacomini verso il modello Danese dell’educazione 0-6 anni, l’incontro con la cultura Hygge, la passione per il buddismo e le culture orientali nasce Scuole Felici, una vision pedagogica incentrata sulla felicità e la libertà.
Tutto ha inizio da una domanda “che cosa desidero veramente per il mio bambino?”, non so voi ma io rispondo: La Felicità. [Giovanna Giacomini]
Le finalità di Scuole Felici si concretizzano nella realizzazione di un contesto educativo prevalentemente a contatto con la natura, strutturato come sistema complesso di mediazioni (fra il bambino e la realtà che lo circonda), in grado di sostenere e orientare, in termini qualitative e attraverso una progettualità coerente e intenzionale, lo sviluppo globale del bambino, valorizzando le sue potenzialità di crescita, in una visione olistica delle diverse sfere della conoscenza e dell’apprendimento seguendo i pilastri alla base del metodo danese.
“L’azione educativa propria dei servizi per la fascia 0-6 anni assume il valore e il significato di un intervento integrato e di supporto ai genitori e a tutta la famiglia, affermando quindi anche la propria valenza di risposta organica e istituzionale ai bisogni sociali dell’utenza. I percorsi educativi proposti si sviluppano in funzione della crescita qualitativa delle opportunità formative offerte ai bambini e tendono a realizzare un clima positivo basato sulla forte collaborazione tra servizio e famiglie, visti entrambi come depositari di un patrimonio di conoscenze e di competenze indispensabili per lo sviluppo e la crescita armonica del bambino”, dice Giovanna Giacomini, che continua “l’educazione è lo strumento per essere felici. Abbiamo bisogno di rimettere al centro il valore della felicità, non in senso assoluto, ma in modo concreto. Per questa ragione serve un cambiamento sociale che parta dalla prima infanzia. Un approccio che coinvolga la famiglia e che getti le basi per costruire persone resilienti, soddisfatte, motivate. In una parola, felici. Oggi viviamo in un tempo mutevole, veloce, caratterizzato da cambiamenti che ci mettono a dura prova. Abbiamo vissuto anni difficili, che hanno messo in luce tutta l’incertezza della nostra società. In questa situazione non conta essere i migliori, ma i più adatti. Dobbiamo rivedere la nostra scala di valori e mettere da parte la ricerca di competenze a favore della promozione del benessere inteso come capacità di saper tirar fuori da sé il meglio in qualsiasi circostanza.
L’educazione è proprio questo: «ex-ducere», «condurre fuori». Stimolare in ciascuno la formazione della versione migliore di sé.”
Non si può parlare di felicità senza parlare di libertà e non si può parlare di libertà senza parlare di infanzia.
Ad oggi sono 12 i nostri servizi educativi che applicano la filosofia “Scuole Felici”